Segue...il progettista - Trekka my Sail

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Segue...il progettista

Segue: Il progettista di Fortissimo (alias TREKKA)
(da un'intervista di "Vela e Motore" del Maggio 1983)



La mia prima barca a 21 anni


Abbiamo notato che nei tuoi progetti tendi a privilegiare le strutture per chiglia, c'è una ragione perticolare?
"Certamente, lavorando in questo modo si possono utilizzare estrusi standard di diverse sezioni col risultatao di abbassare il baricentro e dare monolicita' alla barca, per di piu', ottenendo interni piu' puliti. Una barca col baricentro basso e' automaticamente piu' "potente", puo' portare piu' tela".
E per quanto riguarda le ricerche estetiche?
"Sto' studiando l'applicazione di nuovi laminati plastici di rivestimento per ottenere particolari effetti cromatici; sarebbe assurdo, su scafi di 8 metri, scimmiottare le rifiniture di teak delle maxi barche".
Parlaci dei tuoi primi progetti.
"La mia prima barca risale al '71, avevo 21 anni. Nata quasi per scommessa con il maestro d'ascia Caviglia che si opponeva alla realizzazione di uno stampo di quel tipo. Si trattava del "Limit", un'imbarcazione per il campeggio nautico lunga 4,98 metri e prodotta in serie dal cantiere Cadei. Era una barca molto larga per quei tempi, inusuale, ma ottenne un buon successo, fino a vincere nel '73 il concorso indetto dal Touring Club Italiano.
Sempre di quegli anni mi piace ricordare un motorsailer di legno, lungo 10 metri, con randa aurica: un'imbarcazione da lavoro per il trasporto della sabbia.
Nel '74 consegnai al comune di Montisola, il progetto di un traghetto a spigolo, di compensato marino, per il trasporto dei passeggeri sul lago d'Iseo; un'imbarcazione che è tuttora in servizio. Poi fu la volta dei minitonner Illimit.
Dal 1976 inizio' la serie dei tempi musicali (tranne richieste specifiche dei cantieri), nacquero cosi' "Vivace", "Semplicissimo", "Poco Moto", "Capriccio", "Allegro", "Fortissimo" e cosi' via. E' stata questa un'idea per dare ai miei progetti dei nomi italiani, usati correntemente e senza strane traduzioni, anche all'estero"
Per concludere, parlaci un po' del progetto che piu' ti sta a cuore.
"Certamente lo "Scherzo", il micro realizzato dalla Nautivela. Una barca di cui, dovendola ridisegnare, non cambierei una virgola. Attualmente sono stati richiesti accordi per affidarne la licenza di costruzione anche in Brasile. Ma a parte lo "Scherzo", il progetto piu' caro e' sempre l'ultimo al quale si sta lavorando e in questo momento la mia nuova "creatura" si chiama "Penta Five", un 7,57 molto innovativo per le soluzioni interne che verra' prodotto in serie dalla Rax Cantieri".

Firmato: Maurizio Fossati








         





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